In estate il Ghetto di Rignano Garganico (FG) si riempie. Da tutta Italia i migranti in cerca di lavoro accorrono nel Tavoliere delle Puglie e la baraccopoli arriva ad ospitare oltre 1200 persone. Aprono ristoranti e bar di fortuna, piccole botteghe in cui è possibile acquistare oggetti di prima necessità a prezzi esorbitanti e officine meccaniche per riparare i veicoli che servono a condurre gli operai ai campi. Il sistema è controllato dai capi neri: Africani che sono in Italia già da tempo e che conoscono i proprietari dei campi. Sono loro a reclutare la squadra. È con loro che si deve parlare se si vuol lavorare nei campi. Una cassa di pomodoro da 500 chili vale cinque euro, un euro e cinquanta è per i capi neri, il resto è per il lavoratore. Per riempirne una ci vuole un'ora. Dieci casse sono 35 euro, dieci ore di lavoro. Per andare e tornare dai campi il capo nero vuole 5 euro e alla fine della giornata il lavoratore ha guadagnato poco più di 20 euro. I capi neri guadagnano dieci volte tanto.